Perché insegni

Perché lo fai, domandava il buon Masini, probabilmente non lo domandava a me, spero di no, anche perché lo domandava ancora tanti anni fa quando ancora io non mi cimentavo con il trading. La domanda che mi viene spesso posta, ma se tu fai i soldi con il trading, perché insegni? Perché vendi corsi? Ci sono tante risposte, innanzitutto io offro quelle che sono le mie competenze, quelle che ho maturato negli anni e questo aiuta le persone ad accelerare il proprio percorso nella crescita del trading. Quindi un motivo, un motivo buono, mettere a disposizione le proprie competenze.

Ma tu coi soldi perché fai pagare quello che fai, che senso ha? Beh è il mio tempo e dedico il mio tempo e mi sembra giusto che venga pagato perché dovrei fare il benefattore solo perché sono profittevole nel trading? Sinceramente mi sembra un concetto un po’ estremo ecco, proprio perché non lo vedo tanto corretto tutto sommato. Tra l’altro, questo può sembrare un po’ di parte, però effettivamente se io offrissi gratuitamente, se fossi io per primo a non dare valore, un valore preciso a quello che offro, come potrebbero gli altri dargli un valore giusto?

Credetemi, se io vi offrissi gratuitamente qualcosa, di un certo valore, questo sarebbe probabilmente sottovalutato al punto da non trarne alcun beneficio. Ho avuto esperienza con amici, alcuni che hanno avuto e poi non hanno sfruttato, semplicemente perché, perché non hanno pagato, non hanno dimostrato comprando quello che volevano, il loro reale volere, la loro volontà di applicarsi in quello che stavano per fare. Poi ovviamente è un discorso anche di opportunità, e se voi cominciaste a pensare con un’ottica di opportunità del business in tutto quello che fate ne trarreste un enorme vantaggio anche nel trading, io vedo l’opportunità di una diversificazione, tra le entrate del trading alle entrate dell’attività imprenditoriale di educational che si fa. Ecco in questo maniera, il trading io non so quando guadagno, non so quando perdo e non so quando guadagno, se lo sapessi sarei ben più ricco perché potrei ogni volta fare la cosa giusta, però le entrate sono variabili, invece nell’attività di educazione più o meno c’è una certa costanza e questo regolarizza praticamente  gli ingressi e le uscite.

Quindi voglio dire c’è un discorso di opportunità, un discorso di logicità, io vendo il mio tempo, il tempo che dedico a far le cose e le mie competenze quelle che mi sono costate tanti anni. E poi il discorso di non voler pagare per qualcosa, questo è un atteggiamento già spento di per se, se qualcuno di voi vuole fare il medico chirurgo, si iscrive all’università, paga studia e diventa chirurgo, penso che nessuno affiderebbe un’operazione a uno che non ha studiato e non si è laureato, penso almeno per il vostro bene, se uno  vuole tirar su i ponti, e far l’ingegnere, si iscrive paga e diventa ingegnere, paga gli studi non paga la laurea sottobanco e stesse cose per tantissime altre professioni. Uno paga il percorso educativo che lo porta ad ottenere una certa qualifica, un certo risultato.

Perché il trader professionista non dovrebbe pagare? Perché? Vuole accelerare i tempi per arrivare laddove deve arrivare con le dovute competenze? Pagasse, ma pagasse perché è logico. Il fatto che io faccio soldi con il trading e quindi non sia giusto moralmente che io faccia pagare. Io non andrei mai a chiedere lezioni di tennis a Roger Federer pretendendo che me le desse gratis solo perché lui ha guadagnato abbastanza con il tennis, lui mi dedica il suo tempo mi insegna quelle che sono le sue abilità e io pago questo come una merce di scambio normalissima, quindi perché sei pagato per vendere corsi? Perché è ovvio che sia cosi perché è normale che lo sia, questa è una risposta che mi sento di dare e che spero sia riuscito a trasmettervi con questo breve video, in ogni caso ci vediamo con i prossimi contenuti anche quelli gratuiti.

Ciao.

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