Ciao ragazzi, Andrea Unger qui per voi!
Oggi vorrei parlare di come andrebbe concepito il trading in generale.

Le persone spesso lo affrontano un po’ alla carlona si può dire, perché si mettono lì seduti, cliccano, pensano di tirar fuori qualcosa semplicemente basandosi sul proprio istinto. Ci sono anche dei talenti che ci riescono, ma sono ovviamente una rarità, delle mosche bianche. Il trading se lo si vuole affrontare seriamente, e quindi non a livello hobbistico puro, ma effettivamente ci si vuole immaginare un domani come avere il trading come unica fonte di reddito, andrebbe oggettivamente affrontato come una qualsiasi attività di business e in ogni attività lavorativa, pensiamo alle aziende, c’è una strutturazione, c’è un’analisi di tutto il percorso da intraprendere per arrivare dal punto A al punto B, quello che è il business plan diciamo no? Va fatto anche nel trading, bisogna analizzare se stessi nei confronti dei mercati, le proprie attitudini e tutto quello che serve per arrivare laddove si vuole arrivare e tra questo c’è anche la formazione, i corsi di formazione, cioè i costi legati ai corsi di formazione sono una voce che va inserita. Questo non si tratta di andare dall’imbonitore di turno a prendere quello che capita, si tratta di ragionevolmente pensare che qualsiasi informazione si acquisti accelera il cammino per arrivare al punto di arrivo che si vuole raggiungere.

Quindi qualsiasi azienda investe in formazione, certo, fa una cernita prima, ragiona su quello che sia effettivamente utile, su quello che sia la miglior offerta disponibile per i propri motivi e poi investe, la stessa cosa va fatta chi vuole affrontare il trading con raziocinio e vedendolo proprio come opportunità di reddito futuro. Detto questo non è ovviamente l’unica voce di costo, perché ahimè ce ne sono altre, un’altra voce di costo classica è come strutturarsi proprio fisicamente a fare trading, non immaginate adesso come al solito, l’omino sull’amaca in spiaggia con il portatile, quelle sono delle boiate che ci vengono propinate proprio per farci immaginare una vita da favola, è sicuramente una bella vita questo non lo metto in dubbio se fatta come si deve, però anche questa richiede impegno e una certa attrezzatura, quindi un buon pc, possibilmente se uno vuol fare trading sistematico o meccanico l’ideale sarebbe appoggiarsi ad un cloud server, un VPS in maniera che si sia indipendenti da quella che è la soluzione casalinga, quindi mancanza di corrente o cadute di linea internet, queste cose qua.

E poi tutto questo deve essere equipaggiato anche con  dei software all’altezza del compito che si vuole intraprendere, se uno è un trader discrezionale gli basta una buona piattaforma, un buon broker che gli permette di essere veloce, o comunque avere tutte le informazioni che gli servono, se uno invece vuole diventare un trader meccanico o sistematico, quindi analizzare dati e da questi ottenere segnali e indicazioni per operare diventa necessario cercare un software che faccia al caso proprio, e vedere quali sono i fornitori dati più idonei per raggiungere i mercati che si vuole anche questa è una voce di costo, l’importante è che va calcolata all’inizio. C’è una voce iniziale che è l’acquisto del software e poi le varie licenze che vanno probabilmente rinnovate anno per anno, quella dei dati è un classico esempio, chi vuole i dati real-time deve per forza abbonarsi mensilmente e paga in genere una certa fee che dipende dai mercati che richiedono proprio questo obolo per fornire i dati.

E la parte più antipatica dei costi, che però bisogna tenere in considerazione e mettersi in testa che sono costi, sono le perdite, perché forse alcuni non ve lo dicono, ma in borsa si perde anche, l’obiettivo è guadagnare nel medio lungo termine però ci sono dei trade perdenti, questi trade perdenti fanno parte del gioco fra virgolette, questi  trade perdenti vanno considerati come assolutamente normali assolutamente possibili e come voci di costo della nostra azienda. Fatevene una ragione! Non togliete lo stop loss perché non vi piace che chiudono i trader in perdita, un trade aperto in perdita è comunque una perdita, non fatevi ingannare, finché non lo chiudo non ho perso, no! Sono normalissime voci di costo della vostra azienda.

Per cui ragazzi immaginatevi il vostro business, il trading e immaginatevi tutto quello che deve rientrare in questo.

Buona fortuna!

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