Non capita raramente che il proprietario consideri un appartamento  come un problema piuttosto che come una opportunità per crearsi una rendita costante. Quando (fortunatamente) non ha avuto esperienza diretta di inquilini difficili, il proprietario trova spesso amici e conoscenti che creano un clima di ‘affittofobia’ raccontando storie di sfratti, appartamenti distrutti e affitti in arretrato di anni, nella migliore delle ipotesi di quanto sia impegnativo gestire anche un solo inquilino.

E’ normale pertanto che il proprietario di casa, soprattutto se al primo affitto o se ha avuto esperienze negative in passato, abbia mille dubbi: vediamo insieme quali sono quelli più rilevanti.

Dubbio #1 :  mi metto uno sconosciuto in casa?

Questa è ovviamente la paura più grande. Chi sarà davvero la persona che andrà ad occupare l’appartamento per un periodo anche di diversi anni il tuo appartamento?

Dopo una conoscenza di qualche ora (e si spera aver fatto tutte le opportune verifiche), si può davvero essere sicuri che questa persona manterrà fede alle sue promesse?

Questo non è ovviamente possibile saperlo a priori. Anche persone con buone referenze potrebbero riservare sorprese inaspettate. Non vogliamo creare ulteriore ‘affittofobia’: la maggior parte dei potenziali inquilini sono ottime persone. In alcuni casi, nella nostra esperienza, anche persone senza referenze si sono dimostrati dei conduttori eccezionali.

Tuttavia il problema rimane: se si ha la sfortuna di incappare nella persona sbagliata, inizia una spiacevole via crucis di problematiche, partendo dai ritardi nei pagamenti fino alle situazioni più difficili, includendo danneggiamenti dell’appartamento e sfratto.

E’ un rischio che con gli opportuni controlli e seguendo le giuste procedure, e tenendosi quanto più tempo possibile per valutare anche personalmente il potenziale inquilino, dovrà essere minimizzato.

Dubbio #2: ma quanto mi costa?

Liberare un appartamento dai vecchi mobili, tinteggiare, far mettere a norma gli impianti, a volte dover far igienizzare i balconi a causa di piccione che hanno messo in atto una vera e propria invasione pennuta, così come acquistare il nuovo mobilio, tutto questo ha un costo che per il proprietario potrebbe sembrare troppo oneroso, se  a questo si aggiunge la paura di scegliere un inquilino sbagliato.

Può capitare di incontrare padroni di casa che preferiscono ‘vivere’ la casa totalmente come una passività (specialmente se si tratta di una seconda casa) piuttosto che investire in maniera oculata per rendere l’appartamento redditivo.

Se tutti gli interventi vengono pianificati con le giuste tempistiche e con un’opportuna conoscenza dei diversi costi, non rimane che una certezza: affittare casa conviene, una volta che si sa come fare.

Dubbio #3: faccio da solo?

Direttamente collegato al punto precedente. Nella prospettiva di ‘limare’ i costi iniziali di dare l’appartamento in affitto, il padrone di casa potrebbe decidere di operare in autonomia, procedendo a ricevere e selezionare personalmente i potenziali candidati.

Questo impegno, oltre ad essere puntualmente sottostimato in termini di tempo richiesto da parte del proprietario, verrà fatto senza che questi abbia tutti gli strumenti nonché l’esperienza per valutare correttamente le ‘qualità’ di un potenziale inquilino – già, perché inoltre valutando in autonomia il canone di locazione (senza avere idea del valore di mercato), questo canone potrebbe attrarre potenziali inquilini .. poco referenziati, con il rischio di avere incidenti di percorso durante gli anni di locazione.

Qualora si decida si affidarsi ad un professionista è fondamentale informarsi per saper come scegliere un ottimo professionista, che abbia tutte le competenze tecniche e professionali per saper correttamente valutare non solo il valore più probabile di locazione ma anche gli strumenti e l’esperienza per valutare il potenziale candidato all’ affitto.

Foto di: Marco Bellucci su flickr.com