Ciao ragazzi ciao da Andrea Unger, abbiamo parlato in passato di stop loss oggi volevo parlare di take profit.

Allora la domanda è ovviamente si usa o non si usa? Si deve usare o non si deve usare?
Il take profit da un lato è molto utile psicologicamente perché quando i profitti, sperando che ci siano, arrivano ad un certo livello, chiudere la posizione, portarli a casa e metterli in saccoccia è sempre un sollievo dai diciamocelo pure, uno è sicuro di non ridarli indietro.

Penso di poter dire che pesi di più vedere un profitto che piano piano torna indietro, si sgretola, piuttosto che un mancato guadagno perché si esce troppo presto dalla posizione.

E questo un po’ penso che sia logico perché alla fine uno vede i soldi sul proprio conto, ridarli indietro lo ferisce di più che non essere nella posizione giusta per farli.
Almeno cambia poco alla fine se vogliamo guardare, però è un dato di fatto, quindi il take profit in questo caso è utile perché impedisce appunto quello di vedere i guadagni svanire.

Allora sembrerebbe opportuno usarlo sempre! In realtà inserire un take profit non ha sempre senso, anzi molte volte non ce l’ha proprio perché è contro poi quello che è un po’ la prima regola del trading, quella di lasciar correre i guadagni e di bloccare le perdite. E quindi con un take profit io ovviamente azzoppo il guadagno perché esco, chiudo, e non permetto alla posizione di svilupparsi ulteriormente a mio favore.

Quindi non lo dovrei mettere? No, allora diciamo così, ci sono delle strategie che funzionano meglio con il take profit altre che invece peggiorano notevolmente.

Quando si lavora in trend following, quindi ingresso breakout, lasciamo correre il trade ecco che un take profit bloccherebbe la nostra azione.
In questo caso è il più delle volte deleterio quindi quando noi entriamo a breakout di un livello importante di resistenza è opportuno lasciar correre la posizione.

Come chiuderla?
Allora, se lavoriamo in intraday chiaramente a fine giornata. Non stiamo parlando del caso in cui dovesse venire stoppata ovviamente, stiamo parlando di posizione che va in guadagno, la si chiude a fine giornata.
Se invece si va overnight la si lascia correre generalmente finché arriva a meno dello stop loss un segnale contrario, perché a quel punto l’evoluzione del mercato ci dice di girarci nella direzione opposta e quindi chiudiamo ovviamente la posizione che abbiamo aperto, che stiamo cavalcando.

Il take profit bloccherebbe l’essenza di quel trade, il take profit ucciderebbe l’idea stessa alla base del trade, entrare in un trend che corre.

Poi ci sono casi particolari però, dove questi trend nascono più da idee di swing trading diciamo, ovvero di un impulso che nasce sul mercato per una certa conformazione. Una specie di sprint, la corsa per arrivare primi al bagno. Ecco che in questo caso alle volte il take profit funziona invece perché praticamente e viene messo lì fin dove il mercato è capace di svilupparsi sulla spinta del setup che c’è stato; questo anche in trade a breakout.

Nei trade invece contro trend fra virgolette, dove gli ingressi sono con ordini limit, il più delle volte su eccessi di mercato, quindi crolli eccessivi si entra long o eccessiva euforia e si arriva a un punto in cui si pensa che il mercato debba stornare, ecco che questi ingressi contro trend, contro quello che è il movimento visto più recente, questi il più delle volte hanno bisogno di un take profit.

Ne hanno bisogno semplicemente perché il movimento di reazione che si va a formare è un movimento destinato a raggiungere un certo livello, e poi non ce la fa più no?

Quindi il rimbalzo, chiamiamolo così, si esaurisce ad un certo punto, così io butto una pallina per terra questa arriverà a un certo livello, non potrà andare più in alto di un tot perché c’è un limite fisico, non fisiologico, ma fisico che la blocca, che la ferma.

Quindi è simile sui mercati non c’è ovviamente la formuletta magica perché sarebbe troppo bello, però logicamente se il movimento che andiamo a cavalcare è un movimento di reazione questa in genere si esaurisce. In quel caso il take profit ci aiuta perché prende quello che c’era da prendere e poi lascia andare il mercato dove vuole.

Ovviamente la regola non è al cento per cento giusta perché ci sono casi in cui il mercato poi inverte completamente e va alle stelle nel caso di un rimbalzo, non è più un rimbalzo in quel caso ma una vera e propria inversione ma non lo possiamo sapere noi prima e quindi trattiamo tutti questi tipi di operazioni allo stesso modo e ci mettiamo il nostro bel take profit.

Nelle operazioni basate sulla stagionalità, anche lì specialmente se si parla di cicli intraday, anche lì spesso e volentieri il take profit può aiutare perché quando c’è un movimento eccessivo rispetto a quello che è l’abitudine del mercato il take profit aiuta e ci permette di chiudere la posizione magari limitando quello che si può restituire al mercato.

Per cui per riassumere take profit si, take profit no? Take profit dipende! Mia moglie odia quando io dico dipende, ma dipende.

Il take profit va messo là dove è logico aspettarsi che ci sia un esaurimento del movimento e quindi laddove si pensa che il movimento che si sta cavalcando abbia una ragione logica di mercato di concludersi.

Non è buono per il trend following, è molto più opportuno e indicato metterlo invece in strategie di rimbalzo di eccesso e via dicendo.

Spero che sia stato utile.

Ragazzi vi saluto alla prossima ciao da Andrea Unger.

 

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articolo originale disponibile qui: https://blog.ungeracademy.it/2018/05/25/come-impostare-il-take-profit/