Questo è il terzo articolo scritto da Mario Cesolini, analista del sito tradingevo, per Unger Academy. Mario è un trader specializzato nell’ideazione, programmazione e sviluppo di trading system, sempre alla ricerca dell’algoritmo perfetto. La ricerca di nuove strategie non si interrompe mai. Si alternano momenti in cui tutto è frenetico a momenti in cui tutto va al rallentatore.

 

Nell’articolo precedente abbiamo visto come il nostro sistema sia stato in grado di restituire equity line interessanti sui 4 maggiori indici azionari USA.

Abbiamo anche visto come la mancanza di risk management (stop loss, take profit, trailing stop, …) e, soprattutto, di un average trade capiente rendono il sistema inutilizzabile a patto di non voler perdere dei soldi.

Tabella Average Trade – 4 ETF

L’IMPORTANZA DELL’AVERAGE TRADE

Non mi credete? Legittimo. Vediamo cosa sarebbe accaduto tradando il sistema sull’ETF SPY se avessimo dovuto pagare i 25 dollari (22 euro) per ogni trade richiesti da molti broker italiani.

equity line SPY – commissioni

Tabella Ratio – SPY senza e con commissioni

Il nostro average trade sarebbe stato più che dimezzato e, attenzione, abbiamo considerato soltanto le commissioni senza tenere conto dello slippage (cattiva esecuzione degli ordini).

Sull’ETF DIA i risultati sarebbero stati ancora peggiori.

equity line DIA – commissioni

Spero che ora sia più chiaro il motivo per cui abbiamo bisogno di un average trade più capiente.  Ricordando che l’average trade si calcola dividendo il net profit per il numero dei trade, dall’equity line close to close (che riporta sull’asse delle ascisse il numero delle operazioni) è abbastanza facile farsi velocemente un’idea.

Nel caso dell’ETF DIA, 3000 $ diviso 450 operazioni: poco meno di 7 dollari senza contare lo slippage.

ANALISI DEI SET-UP DI ENTRATA E DI USCITA

Abbiamo bisogno di aumentare l’average trade. Le strade più semplici da percorrere sono due:

  1. Utilizzare delle entrate più selettive;
  2. Lasciare correre più a lungo i profitti;

La prima tecnica si basa sul selezionare dei set-up più stringenti per entrare in posizione, la seconda invece nello scegliere punti di uscita più difficili da raggiungere.

Vediamo l’analisi delle entrate del nostro sistema sullo SPY.

Ci siamo serviti del Performance Report di Tradestation (Trade Graph / Entry Efficiency) per analizzare l’efficienza delle nostre entrate ed uscite.

Trading System SPY – Analisi delle Entrate

 

Trading System SPY – Analisi delle Uscite

Vorrei aprire una piccola parentesi per i lettori che non conoscono il perfomance report di Tradestation e che, di conseguenza, possano avere difficoltà nella lettura degli ultimi due grafici.

Tradestation precisa che “Entry Efficiency is defined as a maximum possible realized difference in prices from a trade that has the trade entry price expressed as a part of the total profit potential during that trade. Entry Efficiency shows how well a system enters into a trade. If a trade is long – how close an entry to the lowest point within the trading period, if a trade is short – how close an entry to the highest point within the trading period. The following formula is used to compute Entry Efficiency for a trade”.

In sostanza per i trade long, dato un determinato movimento dei prezzi, l’Entry Efficiency ci dà la misura di quanto bene riusciamo a comprare in prossimità del minimo. Allo stesso modo l’Exit Efficiency ci dice quanto bene riusciamo a chiudere la posizione long considerato il massimo del movimento.

Per i lettori che volessero approfondire, queste sono le formule con cui Tradestation calcola i due valori:

Entry Efficiency = Maximum_Possible_Difference_in_Prices_For_This_Entry/Profit_Potential

dove

Maximum_Possible_Difference_in_Prices_For_This_Entry is the difference between the Highest Close Price (for Long Trade or the Lowest Close Price for Short Trade) and Entry Price.

Allo stesso modo

Exit Efficiency = Maximum_Possible_Difference_in_Prices_For_This_Exit/Profit_Potential

Alla luce di quanto detto fin qui, è evidente come le uscite siano molto più efficienti delle nostre entrate (l’Exit Efficiency ha un valore pari all’81% contro il 51% di Entry Efficiency).

Contrariamente a quanto si possa pensare, il nostro trading system, nonostante il 72% di operazioni profittevoli, ha il suo punto di forza nelle uscite e non nelle entrare.

Quando analizziamo un trading system ci accorgiamo (non potrebbe essere altrimenti) che ogni algoritmo ha i suoi punti di forza e i suoi punti di debolezza. Bene, vorrei essere chiaro, per quanti sforzi faremo per migliorare quelle che sono le debolezze, i punti di forza resteranno punti di forza e i punti di debolezza, per quanto migliorati, resteranno punti di debolezza.

Nel nostro caso, è bene togliersi subito dalla testa che arriveremo ad avere entrate efficaci quanto le uscite.

ENTRATE PIU’ SELETTIVE

Andiamo a vedere cosa accade utilizzando delle entrate più selettive rispetto al valore 30 utilizzato fin qui.

Utilizzeremo la funzione di ottimizzazione di Tradestation testando valori da 5 a 30 con “passo” 5. Naturalmente più le entrate saranno selettive, più diminuirà il numero delle operazioni e questo, in alcuni casi, può far perdere significatività statistica allo studio.

Trading System SPY – Ottimizzazione dei livelli di entrata

Notiamo che i livelli più bassi dell’indicatore ci permettono di spuntare average trade maggiori (colonna E) e che il numero di trade diminuisce in modo significativo al diminuire del livello di ingresso con un vero e proprio scalino tra i valori 5 e 10.

Il valore 5 ci restituisce soltanto 152 operazioni che oggettivamente sono troppo poche in 25 anni di storico. Stiamo cercando un livello che ci permetta di avere una media di almeno 10 trade l’anno: utilizzeremo il valore 10 come livello d’ingresso.

Di seguito l’Equity Line e i ratio più significativi del sistema:

Trading System SPY – Nuova Equity Line

 

Tabella Ratio – SPY livelli di entrata 30 e 10

Come indicato dal riquadro in verde, tutti i ratio sono migliorati con eccezione del totale net profit e questo è anche logico in quanto il nostro sistema è passato da 573 operazioni a 278, meno della metà.

La domanda alla quale rispondere è la seguente: sarà sufficiente un average trade di 71,48$ per tradare il nostro sistema? A mio avviso si tratta di un valore ancora non sufficiente per tradare l’ETF SPY. Nonostante ciò vorrei puntualizzare che il sistema da qui in poi non sarà più modificato.

Nel prossimo articolo vedremo se e come sarà possibile utilizzare il trading system per operare su altri strumenti finanziari.


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articolo originale disponibile qui: https://blog.ungeracademy.it/2018/08/30/un-indicatore-comune-e-una-batteria-di-trading-system-3/