Nel precedente post abbiamo presentato una tecnica di trading che prende spunto dal classico piano di accumulo di capitale. Le regole della strategia introdotta suggerivano di acquistare ogni mese 1.000 dollari dello stesso strumento finanziario. Le posizioni andavano liquidate alla fine di ogni anno solare per ridurre il c.d. rischio di mercato.

Vediamo di seguito il trading system in azione sul titolo AAPL (Apple) negli anni 2012 e 2013.

Trading system PAC applicato ad AAPL

Trading system PAC applicato ad AAPL

I lettori che conoscono Tradestation (o Multicharts) sanno che ogni volta che apriamo una posizione, questa viene indicata graficamente da una linea tratteggiata in blu o in rosso: il colore è blu se l’operazione si è conclusa con un profitto, rosso se ha restituito una perdita.

Come già accennato, l’ipotesi più favorevole si ha quando alla fine dell’anno solare il titolo chiude sui massimi. Nel nostro esempio grafico ciò è accaduto nel 2013: tutte le 12 operazioni aperte sono in positivo, osserviamo infatti soltanto linee celesti.

Diamo uno sguardo all’equity line del nostro sistema in azione dal gennaio del 1980.

Equity line PAC _ AAPL

Equity line PAC _ AAPL

Apro un piccola parentesi: quando affrontiamo test come quello sopra è necessario utilizzare dei software adeguati con una consistente base dati. Da questo punto di vista Tradestation si è dimostrato un incredibile alleato rendendo disponibili tutti i dati storici.

BACKTEST

Abbiamo testato il sistema su 10 azioni USA.  Nella scelta dei titoli abbiamo mixato aziende statunitensi storiche come Ford (F),  General Motors (GM),  Coca Cola (KO), International Business Machines  (IBM) ed Exxon Mobil (XOM), bancari come Goldman Sachs  (GS) e Citygroup (C) senza tralasciare nuovi fenomeni dell’economia Web  come Amazon (AMZN), Facebook (FB) e Netflix (NFLX).

Di seguito i titoli testati:

  • F – Ford
  • GM – General Motors
  • KO – Coca Cola
  • IBM – International Business Machines
  • GS – Goldman Sachs
  • C – Citygroup
  • XOM – Exxon Mobil
  • AMZN – Amazon
  • FB – Facebook
  • NFLX – Netflix

Per testare il periodo più lungo possibile abbiamo lanciato 100 anni di storico

Format Symbol

Format Symbol

 

Equity line TS PAC_ F

Equity line TS PAC_ F

 

Equity line TS PAC_ GM

Equity line TS PAC_ GM

 

Equity line TS PAC_ KO

Equity line TS PAC_ KO

 

Equity line TS PAC_ IBM

Equity line TS PAC_ IBM

 

Equity line TS PAC_ GS

Equity line TS PAC_ GS

 

Equity line TS PAC_ C

Equity line TS PAC_ C

 

Equity line TS PAC _ XOM

Equity line TS PAC_ XOM

 

Equity line TS PAC_ AMZN

Equity line TS PAC_ AMZN

 

Equity line TS PAC_ FB

Equity line TS PAC_ FB

 

Equity line TS PAC_ NFLX

Equity line TS PAC_ NFLX

 

Una prima osservazione: tutte le equity line hanno un andamento positivo.

Di seguito i principali ratio dei sistemi testati.

Tabella riassuntiva dei principali ratio del TS PAC su 10 titoli azionari USA

Tabella riassuntiva dei principali ratio del TS PAC su 10 titoli azionari USA

 

In due casi, AMZN e NFXL, osserviamo una crescita incredibile dell’equity line. Non c’è  alcun trucco, Amazon nel 1998 ha visto le sue quotazioni passare da meno di 5 a più di 55 dollari. Non dobbiamo lasciarci andare a facili entusiasmi: si tratta di aziende che rappresentano le eccezioni delle eccezioni e non possiamo assumere rappresentino la regola.

La nostra attenzione deve andare su un tratto comune tra tutte le equity line: il loro andamento positivo.

Notiamo anche un grandissima differenza tra diversi titoli: General Motors dal 2010 ha avuto un net profit di 4.500 dollari contro gli oltre 120.000 che ha ottenuto Netflix dal 2015.

Introduciamo quindi un’espressione, forse, nuova per molti lettori (analisti tecnici e trader specializzati in trading algoritmico):  lo stock picking, ossia la scelta delle azioni sulle quali investire.

Nella nostra strategia, come anche nell’investimento in un piano di accumulo tradizionale, lo stock picking, come abbiamo visto, è di fondamentale importanza.

 

CONCLUSIONI

Quella che abbiamo analizzato è una strategia di puro money management, il sistema non opera sulla base di indicazioni tecniche, si limita ad osservare il calendario indipendentemente da ciò che accade sul mercato.

Abbiamo visto come tutti i titoli testati la strategia è stata in grado di performare bene. Resta da rispondere ad una domanda: è conveniente investire con questa operativa?

Non è così semplice rispondere: ci sono troppe variabili. Prima di tutto non possiamo non considerare l’incidenza del fenomeno inflazione, soprattutto nei test di lungo periodo. Negli ultimi anni siamo stati abituati ad un’inflazione media del 2%, tuttavia andando ad osservare le rilevazioni storiche ci accorgiamo come ci siano stati periodi (es. fine degli anni ’70) in cui l’erosione annuale della capacità di acquisto ha superato il 10%. In secondo luogo non sono stati considerati i dividendi (e la possibilità di reinvestirli). Infine non è stato considerata la possibilità di reinvestire gli utili.

Ecco, tenendo conto dell’esistenza di queste variabili (tutte importanti), è davvero difficile rispondere alla domanda se sia o meno conveniente investire in questo modo.

Come trader specializzato in analisi algoritmica, non avendo, almeno a questo punto dell’analisi, l’evidenza di dati attendibili, non mi sentirei di investire utilizzando la strategia illustrata.

Prima di validare questa strategia di money management puro i trader dovranno necessariamente considerare l’inflazione, i dividendi e il reinvestimento degli utili.

Speriamo che questa lettura possa aver dato spunti di riflessione ai lettori.

Il prossimo post sarà dedicato allo stock picking, prenderemo in considerazione una tecnica particolare ideata da Joel Greenblatt.

PS: i lettori più attenti avranno notato che i test più lunghi sono iniziati nel 1968, il database di Tradestation inizia da lì. Nessuno è perfetto.

Mario Cesolini


Diventa un Trader Sistematico >>



articolo originale disponibile qui: https://blog.ungeracademy.it/2019/02/26/piano-di-accumulo-e-trading-algoritmico-2/