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Sell in May and go away!

Questo è un detto che indica che Maggio dovrebbe essere un mese nefasto per i mercati finanziari.

Ho ricevuto diverse mail da analisti, Guru e quant’altro che in qualche maniera mandavano moniti su quello che sarebbe stato, nei mesi scorsi mandavano questi moniti, un maggio devastante per i mercati azionari.

Adesso, dopo quello che è successo con la guerra commerciale sui dazi tra Trump e la Cina, non dico neanche Stati Uniti e Cina, diciamo Trump e Cina, sono tornati alla ribalta dicendo: “Ve l’avevo detto!”.

Allora sono stati veramente così bravi e geniali da poter predire questa cosa o siamo di fronte tante volte al caso?

Io sinceramente propendo più per la seconda, perché è vero che i mercati sono crollati, non in maniera devastante per adesso, tocco ferro, però il tutto è nato proprio dal tweet di Trump sui dazi e da lì è nata tutta questa guerra commerciale che ha per adesso degli effetti abbastanza pesanti sulle borse mondiali.

Però la domanda è: ma se Trump non avesse fatto partire questa guerra commerciale, i mercati sarebbero crollati ugualmente dando quindi ragione a questi analisti?

Questo nessuno lo può dire.

È vero che spesso ci siamo trovati di fronte a casi in cui i mercati erano pronti ad un crollo e poi hanno solo aspettato una scusa buona per partire e andare giù, potrebbe essere questo il caso, non lo nego, non sono in grado di dirlo.

Però io la vedo più come un caso perché se Trump avesse aspettando il mese prossimo, o avesse cominciato a parlare a Pasqua per dire, le tempistiche sarebbero state evidentemente molto diverse.

Però pensate a questo “Sell in may and go away” che potrebbe essere anche un punto di riferimento per chi ha predetto un brutto maggio, ho voluto guardare alcune statistiche e nelle statistiche sugli indici mondiali, non ho trovato poi tutta questa evidenza di un maggio orribile.

Soltanto prendendo l’indice Dow Jones dal 1900 ad oggi si trova un maggio negativo, ma ci sono mesi peggiori.

Quindi il maggio negativo del Dow Jones potrebbe semmai essere uno dei primi mesi, perché poi Giugno effettivamente è un mese brutto anche sull’ SP500 che ha una storia più breve, maggio non è negativo, giugno sì.

Poi c’è un mese peggiore che è agosto, quindi uno potrebbe dire, dimenticandosi luglio positivo, chiudi a maggio e poi dopo se mai ci ripensi in autunno o quello che è.

L’estate, in particolar modo, non è stata molto positiva per gli indici anche europei se prendiamo il Dax, lì è agosto il mese brutto.

In maggio in sé, a meno che non si intenda alla fine di maggio questo “Sell in May” per poi evitare i mesi estivi evidentemente storicamente brutti, però il maggio in sé non ha questa evidenza.

Per cui in questo specifico caso, dove siamo a metà in questo momento di maggio e i mercati sono già scesi nella prima metà a causa dei tweet di Trump, io non ci vedo tutta quest’analogia diciamo così.

Per cui questo è un altro di quei detti che insomma si basa magari più sul fatto della rima May/away piuttosto che su qualcosa di concreto, però adesso non è che voi non dovete liquidare le posizioni perché Andrea ha detto che il mercato non scenderà, fate quello che credete sia giusto fare.

Io dico solo che non ho trovato tutta questa evidenza, sul maggio nella fattispecie, mentre ci sono altri mesi peggiori storicamente, per giustificare questo detto, a meno che come dicevo non si intendesse vendere a fine maggio e non all’inizio, ma adesso siamo a metà, quindi il brutto si è già visto, potrebbe esserci ancora peggio va beh.

Mai come in questo caso però, direi che il detto giusto potrebbe diventare: “Tweet in may and go away”.

Questo è quanto ragazzi, vi saluto ciao da Andrea Unger, ci vediamo la prossima volta.

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articolo originale disponibile qui: https://blog.ungeracademy.it/2019/05/17/sell-in-may-and-go-away/