Ascolta “Studiare o non studiare, questo è il problema!” su Spreaker.


Ciao ragazzi.

Studiare o non studiare, questo è il problema!

Non è proprio soltanto questo il problema a dire il vero, è anche quando studiare.

Se io vi dicessi: “Ragazzi ho comprato la macchina nuova, mi sono buttato sulla tangenziale e sono andato a sbattere!”.

Voi mi chiedereste: “Ma come hai fatto?”.

E io dico: ” Non lo so, forse è il caso che vado a scuola guida, perché non ho ancora la patente!”.

A quel punto mi dareste dello scemo, oltre che del criminale.

Invece sono sicuro che vi sarà capitato molte volte di prendere qualche qualche oggetto hi tech, un telefonino nuovo o qualsiasi cosa del genere e mettervi a smanettare senza in realtà leggere le istruzioni.

Io lo faccio sempre e lo faccio anche con altre cose, cioè cerco di imparare facendo.

In questo caso, differentemente dalla macchina dove vado a sbattere, la percezione del dell’errore, se vogliamo chiamarlo così, è diversa.

Alla fine non faccio un grave danno, male che vada pasticcio e via dicendo.

Il problema è che questo atteggiamento, che io faccio outing, ce l’ho questa superficialità questa supponenza di non avere voglia né tempo di leggere le istruzioni e mettermi subito al lavoro, ho preso la patente però per guidare la macchina quindi in quel caso sono a posto, (che poi sappia guidare o meno è un altro discorso), si trasporta spesso anche sul trading.

Io ricevo molte mail, richieste e il più delle volte queste richieste di formazione, di informazioni, suggerimenti quello che volete , ma molte volte queste richieste sono accompagnate da una motivazione che è legata quasi sempre a sonore batoste prese sui mercati.

Sonore batoste legate ad una ignoranza in materia che ha portato ovviamente a sottovalutare quello che si faceva e a perdere dei soldi, a volte anche parecchi soldi in proporzione alle sostanze in possesso della persona.

Allora sul trading online purtroppo la percezione del fai da te è elevatissima, perché ci viene presentato come un gioco da ragazzi e quindi si è portati a pensare che in quattro e quattr’otto si possa imparare anche semplicemente mettendosi lì a improvvisare.

Questo purtroppo è sbagliatissimo, a meno che uno non sia proprio un talento mostruoso che per istinto si mette lì e fa, però penso che ce ne siano pochi.

È sbagliatissimo e qui l’uovo e la gallina sono ben identificati, si dovrebbe prima studiare e poi mettersi al lavoro.

Sono pochi quelli che hanno l’umidità di voler prima costruire un bagaglio teorico sufficiente ad affrontare i mercati e anche quei pochi che lo fanno, spesso poi però si mettono subito con le mani in pasta o troppo presto, quindi bypassando ancora diversi step formativi necessari.

Ovviamente la domanda che viene fuori successivamente è: “Si va bene, ma dove vado a imparare? Perché non è così semplice, ci sono tante di quelle offerte fuori! Non sappiamo dove trovare del materiale serio”.

Beh questa è ovviamente corretta come obiezione, è un discorso molto ampio e non finirò mai di ripeterlo, se dovete andare da qualcuno, andate da chi ha provato di saperlo fare e di saperlo trasmettere, chi ha materiale trasmissibile.

Si tutto questo è a mio vantaggio ovviamente, perché io ho provato di saperlo fare perché ho vinto i campionati, ho provato di saperlo trasmettere perché alcuni studenti della Unger Academy hanno a loro volta vinto campionati o comunque si sono distinti nel mondo del trading e la materia che trasmetto è quella più schematica, diciamo, il trading automatico è meno soggetto all’aleatorietà, diciamo, legata all’interpretazione di quello che si fa, è abbastanza dettato da regole.

Però voglio dire, non andate da Andrea Unger!

Non andate da Andrea Unger, ma andate da chi comunque vi dia delle garanzie su quello che trasmette.

Questo non vuol dire poi che i tanti farabutti che ci sono in giro, in realtà siano soldi buttati, perché comunque, mi ricordo tempo fa un amico che conosco da anni nell’ambito del trading, mi disse che aveva fatto un corso con un famoso formatore italiano, famoso alla massa soprattutto.

Quando lo disse mi sono messo le mai nei capelli gli ho detto: “Ma dove sei andato, lo sappiamo tutti che quello non sa fare trading, non ha mai fatto nulla del genere”.

Lui mi disse: “Sì, me ne sono accorto, perché col tempo poi ci se ne accorge, però sono comunque grato a misteri X, perché mi ha comunque dato quegli spunti e quei punti di partenza da cui poi lanciarmi verso il futuro, che altrimenti comunque non avrei avuto e comunque delle basi io le ho acquisite andando a formarmi da lui”.

Per cui non è necessariamente negativo trovare qualcuno che non è autentico, diciamo così, ovviamente andare da chi lo è, è molto meglio questo è palese voglio dire, però in ogni caso la formazione è utile.

È utile se è una formazione sana, ripeto non andate da chi vi promette i guadagni facili perché cadreste nella trappola del non leggere le istruzioni alla fine.

Le istruzioni dovrebbero dire in calce, lì, nel titolo principale: “Controllate il rischio!” e su questo c’è un capitolo che andrebbe a riempire già una enciclopedia intera, perché anche lì controllate il rischio, tante belle parole, sì ma come lo controllo?

Magari poi ne parleremo in futuro, però ecco è importante concentrarsi su questo innanzitutto, i guadagni facili mal si sposano con un controllo del rischio perché è così insomma.

Per cui, ripeto, rinnovo l’invito mi piacerebbe ricevere mail di gente che mi dice: “Ma dove posso andare io a imparare questo o quello?”.

Io di solito cerco di dissuadere, lo sapete anche se sono qui a promuovere, alla fine chi mi ha scritto lo sa, che difficilmente incentivo l’avvicinamento al trading online, perché ne conosco le difficoltà e tutti i rischi connessi, per cui cerco veramente di dissuadere, così che rimangano solo quelle persone che sono realmente motivate e chi è veramente motivato so che intraprenderà seriamente il percorso formativo che potrà fare con me o con chiunque altro lui voglia farlo.

Io sono pronto a rispondere in privato anche su valutazioni di alcune offerte formative che esulano da quella personale.

Cercherò di farlo se le conosco e cercherò di farlo con la maggior trasparenza possibile, non è quello il punto, il punto è…è necessario studiare prima di cliccare il fatidico mouse con soldi veri perché sono i vostri soldi in gioco e è molto più serio del telefonino che bene o male anche mia figlia che ha 7 anni sa usare molto meglio del sottoscritto pur non avendo letto le istruzioni.

Per cui, veramente, pensateci due volte prima di buttarvi e provate a considerare tutti i fallimenti, le storie di fallimento che ci sono in questo ambito.

Non vi dico, non siete più furbi degli altri, però forse non basta essere più furbi, forse bisogna essere molto più furbi degli altri e non sempre questa è una qualità che accompagna tutti quanti, penso su questo converrete con me.

Per cui ragazzi, c’è poco da fare, dovete studiare con chi vi pare, ma studiate prima di mettere in gioco i vostri capitali.

Ciao da Andrea Unger, alla prossima.

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articolo originale disponibile qui: https://blog.ungeracademy.it/2019/03/15/studiare-o-non-studiare-questo-e-il-problema/