Ascolta “Trading in Demo” su Spreaker.
Ciao ragazzi, ciao da Andrea Unger.
Demo trading serve?
Dunque il discorso di aprire un conto demo e fare trading con soldi virtuali ha il suo perché, ma non è quello che garantisce chiaramente che, nel caso si fosse profittevoli, poi lo si sarà anche con denaro reale.
Diciamo che un account demo è sicuramente una buona palestra, lo consiglio, sia ai trader discrezionali sia ai trader sistematici.
Innanzitutto l’account demo serve per prendere dimestichezza con gli strumenti, per capirli, per conoscerli e quindi per essere in grado di valutare poi di fatto che impatto hanno i movimenti sul conto, che non è cosa da poco.
Poi mentre da un lato il trader discrezionale imparerà con l’account demo a gestire i propri setup e via dicendo, il trader sistematico dovrà in qualche maniera far in modo di mettere live in demo le sue strategie.
Questo passo è importante per verificare sul campo se le strategie non contengano dei bug del software che hanno fatto apparire bello il backtest, ma poi in reale non riescono a produrre gli stessi risultati.
Un esempio è un sistema costruito su barre Renko, molto belle in backtest, poi quando si va live non funziona per niente e questo lo si verifica anche sul conto demo, quindi diventa sicuramente importante.
Purtroppo il conto demo non permette, salvo casi patologici come il sottoscritto che vi dirò, a gestire le emozioni.
Dico questo giusto per inserire una piccola parentesi, io sono talmente avverso al rischio e attento al position sizing che una volta mi trovavo ad una fiera di settore a fare un gioco con soldi virtuali, dove praticamente chi guadagnava di più poi vinceva non mi ricordo che cosa.
Mi sono messo lì e mi ricordo che anche con soldi virtuali alla fine io dosavo le mie posizioni a seconda di algoritmi mentali e non rischiavo il tutto per tutto come sarebbe stato opportuno fare per cercare di vincere il premio, insomma c’è una grande deformazione professionale, però è un caso veramente estremo.
In demo, come dicevo, le emozioni sono ridotte al minimo purtroppo e quindi come tale non è una palestra di prova valida per poi gestire lo stress da denaro reale.
È un po’ come uno sportivo che si allena, in allenamento va benissimo poi quando è in gara fallisce perché lo stress della gara lo annienta.
La stessa cosa può succedere quando si mettono i soldi reali e quindi quel passo in più conviene affrontarlo un po’ alla volta, con conti di soldi reali ma piccoli, dove si rischia poco, dove si rischiano soldi che si possono perdere tranquillamente e che non incidono molto né sul bilancio né sul peso psicologico che possono causare.
Questo è un po’ quello che conta, quindi demo sì, sia discrezionale che sistematico, ovviamente io sono sistematico quindi lo vedo da quel punto di vista, serve soprattutto ad individuare eventuali bug dei sistemi che si sono creati.
Per il resto purtroppo demo non basta per avere la certezza, se profittevoli, di esserlo anche in reale, anche perché alle volte il flusso dati dell’account demo non è esattamente quello dell’account reale, per cui questo è un dettaglio che non dovrebbe incidere troppo sull’andamento dei sistemi, perché alla fine se basta quel poco per scombinare tutto non è un buon sistema, però bisogna tenerne conto, potrebbe succedere anche questo.
Per cui ragazzi, demo assolutamente, andate con i piedi di piombo, sappiate però che non basta e poi i dolori vengono quando ci si mette i soldi del portafoglio.
Ciao ragazzi, alla prossima, ciao da Andrea Unger.
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articolo originale disponibile qui: https://blog.ungeracademy.it/2019/05/24/trading-in-demo/