Ciao ragazzi, ciao da Andrea Unger.

Oggi voglio mostrarvi alcuni dei mercati che prediligo e quelli che sono più approcciabili con il trading sistematico: parliamo del settore dei future energetici.

Non sono poi tanti, però il primo che mi viene in mente è il crude oil, di cui si parla tantissimo è il light crude oil, sul mercato del NYMEX a New York, quindi gli orari di contrattazione fanno riferimento a New York (è importante quando si dovesse settare un software sull’exchange time sappiate che è su New York).

Altrettanto vicini operativamente sono il gasolio (gasoline, RB) e il heating oil, questi sono i tre future principali.

Non parliamo del Brent, di cui si parla tanto ma che di fatto è pochissimo tradato dal punto di vista sistematico dai trader in genere perché questi sono sul mercato americano e sono quelli a cui far riferimento.

Mentre il crude oil è un mercato molto liquido, dinamico e adatto a molti tipi di approcci, gasoline e heating oil sono mercati meno liquidi e nella night session, che è poi quella che in europa è la mattina fino al pomeriggio ad una certa ora, hanno una certa scarsità di volumi.

Quindi, un’operatività nella night session di questi due è a forte rischio slippage (oddio, lo slippage è ovviamente a rischio ovunque, però in particolar modo si trovano spread elevati e poche controparti, rispetto al crude oil che invece è sempre abbastanza denso a livello di contratti e di player sul mercato).

Quindi tenete presente questa caratteristica: se proprio dovete fare un’operatività, ipotizziamo di scalping e non sistematica, nella day session perché nella night session c’è slippage. Il crude oil invece va bene sempre.

Un altro mercato interessante, anche se ultimamente ha visto un downtrend fortissimo che ha un po’ inficiato tante caratteristiche sistematiche, è il natural gas.

Il natural gas, stesso mercato NYMEX di questi altri tre, ovviamente è decorrelato (mentre questi sono abbastanza correlati tra loro, quello è decorrelato) è un mercato abbastanza liquido con movimenti interessanti quindi è sicuramente da prendere in considerazione per il trading sia di breve che di lungo termine.

Anche lui nella night session è un po’ meno liquido che nella day session però, tutto sommato, si può usare in tutte le 23 ore che sono a disposizione.

Come dicevo, il crude oil si presta a tantissimi tipi di approcci: trend following, controtrend, bias: ha tante caratteristiche interessanti.

Altrettanto si può dire di gasoline e heating oil però questi due sono un po’ più inclini ad andare in trend (essendo anche meno liquidi è anche abbastanza ovvio che magari partono più facilmente per inefficienze legate alle scarsità di volume che ci sono nei mercati) e quindi strategie a breakout sono più indicate per questi due mercati.

Il natural gas ha delle caratteristiche strane: va bene anche lui un po’ per tutto però è più difficile trovare un motore efficiente. Sul natural gas è forse più indicato cercare qualcosa di esaurimento-movimento, counter trend… però ripeto: è un mercato un po’ ibrido, bisogna starci attenti in generale.

Uno stop loss buono sul crude oil è sui 1000-1500 dollari e altrettanto si può dire per questi; col natural gas anche lì sono quelli i valori più o meno di riferimento (parlo di contratti future).

Questo è quanto. Continuate a seguirmi, parleremo di altri mercati.

Ciao!

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