Ciao ragazzi, ciao da Andrea Unger.

Oggi un altro settore di mercato dei future e in particolar modo concentriamoci sulle granaglie… una parola bruttissima, ma così si chiamano.

Cosa abbiamo… abbiamo, in ordine misto, questi tre principali protagonisti del mercato delle granaglie e poi, in secondo ordine, ci sono altri due player minori (minori in termine di interessi, di volumi e di facilità di sviluppo): soia, grano, frumento e poi, non so la parola italiana per chiamare questo, soybean meal e soybean oil che sono comunque due future legati in qualche maniera alla soia anche se questo ZM è abbastanza correlato alla soia, questo invece va’ un po’ più per conto suo (ha caratteristiche leggermente diverse).

Sono mercati, in particolar modo il grano, il corn, che si prestano anche per un trading con una capitalizzazione non elevatissima perchè il corn ha movimenti tranquilli, limitati a livello di espansione in dollari del giorno e quindi si può operare con stop loss abbastanza limitati di entità, anche con uno stop di 400 dollari, per dire.

Sono strategie che possono essere affrontate con una capitalizzazione non elevatissima proprio perchè lo stop che si userebbe in questa strategia, paragonato al capitale a disposizione, avrebbe un’incidenza percentuale non eccessiva e quindi potrebbe anche adattarsi al profilo di rischio che una persona desiderasse seguire.

Però, eh però ci sono dei però. Mentre la soia, in generale, risponde bene a parecchi approcci e quindi, non dico che sia facile ma si riesce comunque a sviluppare un numero di strategie di diverso genere fra trend following, counter trend, bias… insomma si riesce ad elaborare parecchio, grano e frumento sono un po’ un disastro.

Devo dire sinceramente che sviluppare delle buone strategie sul grano non è facile e quando ci si riesce sotto si trova strategie più su trend following di media durata che hanno periodi prolungati di drawdown che a volte danno fastidio al neofita e sono più indicate per chi vuole inserirle in un portafoglio complesso.

Il frumento è invece proprio un mercato balordo.

Diciamolo pure: è difficilissimo trovare buone strategie sul frumento perché si muove male… diciamo male (non voglio fare adesso quello che da’ la colpa al frumento però io non vi suggerirei di partire sviluppando sul frumento perché probabilmente ne uscireste male e frustrati perché non trovereste dei motori validi -poi se li trovate mandatemeli che metto anche io in macchina!-).

Questi altri due sono mercati buoni, come dicevo, si muovono lui ZM abbastanza correlato alla soia, questo un po’ meno. Però anche qui, volumi un po’ inferiori, una sessione notturna americana (mattina europea) più scarsa: non è detto che dobbiate andare a cercare qualcosa anche qui.

Diversificare va bene e lo dico sempre: è l’arma vincente. Però non bisogna andare a cercare chissà dove… già se riusciste qui (ma ripeto: sul frumento non è facile), questi due potrebbero già essere un buon bagaglio da aggiungere al vostro portafoglio.

Dicevo stop loss sul corn anche sui 400 dollari possono funzionare bene; sulla soia ci vogliono degli stop più ampi, in genere sui 1000 dollari dovrebbero già essere considerati.

Quindi tenetelo presente qualora decideste di lavorare su questo strumento, l’ordine di grandezza parte dai 1000 dollari in su per avere delle strategie che possano essere efficaci e quindi avere tutto lo spazio necessario a muoversi.

Questo è quanto sulle granaglie, ci rivediamo per altri mercati.

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