Ciao ragazzi, ciao da Andrea Unger!
Sono qui reduce dal mio primo camp.
Il trading system bootcamp che ho fatto con con Luca Giusti.
È stata un’esperienza veramente interessante, molto più di quanto mi aspettassi.
Prima di tutto per l’alto livello dei partecipanti che hanno dimostrato di avere competenze veramente da vendere diciamo, e una voglia di applicarsi fuori dal comune.
Questo ha aiutato tantissimo lo svolgimento e raggiungere poi i traguardi che ci eravamo prefissati.
Sono state sfornate diverse metodologie operative, che presto verranno messe alla prova dei mercati, ma che promettono molto bene.
Da parte mia devo dire ero un po’ riluttante per il tipo di impegno che richiedeva ovviamente questo tipo di classe, ma alla fine sono soddisfatto perché oltre a poter divulgare quello che è la mia parte sui trading system, sono rimasto rinnovatamente, se si può dire, affascinato dal mondo delle opzioni (in questo caso opzioni su futures ma il concetto non cambia) e sono contento di aver potuto unire praticamente questi due approcci dal trading sistematico al trading meccanico su opzioni di cui Luca Giusti è un convinto fautore come potete vedere anche nella sua Online Option Academy.
Alla fine sono due metodologie che a mio avviso si integrano molto bene, tant’è che sto cominciando proprio ad applicare alcuni modelli di trading sulle opzioni perché vedo che c’è una sinergia molto utile per quello che riguarda la contemporaneità di utilizzo dei due approcci.
Trading sistematico di breve e medio termine e trading sulle opzioni.
Proprio perché i due approcci hanno una struttura di fondo, diciamo che è diversa quasi complementare quindi ben si sposano all’obiettivo di avere una crescita più “armoniosa” se si può dire, ma diciamo per avere poi quello che io più di una volta ha sottolineato essere importantissimo, ovvero una ottima diversificazione.
Non più solo diversificazione sui mercati su modelli operativi come dicevo, ma proprio anche su approcci alla base diversi che è quello sulle opzioni che spesso e volentieri sfrutta di più il fattore tempo.
Non siamo venditori a nudo di opzioni ovviamente, scapicollati così, ma si costruiscono delle strutture che comunque inevitabilmente traggono vantaggio dal tempo che passa.
Mentre il trading canonico, classico che si fa di solito è un trading che cerca di sfruttare i movimenti di mercato e in quel caso, aggiungendo degli approcci su opzioni si possono anche riempire quei vuoti in cui il mercato di fatto non si muove, non si muove nella maniera che servirebbe.
Il controllo del rischio, sono stato anche qui positivamente sorpreso dal vedere il dettaglio con cui s’è preso cura proprio di questo fattore e anche come sono stati sfatati alcuni luoghi comuni come “rischioso di qua, rischioso di là” in realtà poi, una volta che si contestualizza e si guarda bene quello che si mette in macchina, si nota che si ha un controllo del rischio abbastanza puntuale su tutti i fronti.
Quindi il camp mi è piaciuto e penso che ne verrà fatto un altro in futuro, non so quando non so dove.
So che con ogni probabilità questa volta sarà in lingua inglese perché voglio anche potermi interfacciare con tutti gli studenti che non mi seguono soltanto dall’Italia, ma è un’esperienza che a me personalmente ha lasciato il segno, spero che sia lo stesso per quelli che ci sono stati e magari in questo momento stanno ascoltando, ma ne sono convinto perché ho avuto pareri molto favorevoli e soprattutto che sia stato lo stesso per Luca perché se no, non lo vorrebbe fare con me e dopo siamo nei guai.
Questo è tutto, per sta volta velocissimo reduce dal Camp, ciao ragazzi alla prossima. Ciao da Andrea Unger!
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articolo originale disponibile qui: https://blog.ungeracademy.it/2018/10/12/il-mio-primo-bootcamp/