Ascolta “Volatilità: rischio o opportunità?” su Spreaker.


Ciao ragazzi, ciao da Andrea Unger.

Siamo in preda alla volatilità sui mercati e la subiamo o alcuni cercano di sfruttarla in qualche maniera, c’è chi si ingolosisce addirittura pensando di trovare delle occasioni di trading in questi mercati.

L’ho sconsigliato in un precedente contributo, però il discorso della volatilità potrebbe richiedere approfondimenti maggiori da ogni punto di vista.

Conviene lavorare, non conviene?

Conviene lavorare come si è sempre fatto?

Conviene cambiare magari le cose?

Volatilità: quali sono le opinioni?

C’è chi suggerisce di modificare gli stop in base alla volatilità.

Sì, può anche essere una soluzione, però ricordiamoci che la volatilità in questo momento è talmente alta che modificare gli stop proporzionalmente alla stessa porterebbe a degli stop tali che probabilmente non ci farebbero comunque lavorare.

C’è chi dice di adeguare la posizione aperta alla volatilità presente nel mercato.

Sì, una soluzione anche questa ragionevole, ma ancora una volta, nelle condizioni attuali, la posizione sarebbe scalata al ribasso così tanto che per lavorare ci vorrebbe un conto plurimilionario, che magari voi avete, ma per farvi capire che la proporzione sarebbe talmente lontana dalla regola, diciamo così, che probabilmente renderebbe vano quel tipo di intervento.

Però ecco, ma la volatilità ha effettivamente un impatto così devastante?

Cosa conviene fare?

Non voglio raccontarvelo io, voglio lasciare la parola al mio collaboratore Francesco Placci che è sicuramente un esperto di volatilità, ne abbiamo parlato altre volte, è parte del team della Unger Academy ed è un po’ il riferimento di tutti quelli che hanno problemi legati appunto alla volatilità e trading in opzioni nel caso, opzioni legate alla volatilità.

Non vi parlerà di opzioni nella fattispecie però vi mostrerà alcune analisi da lui fatte che, sono sicuro, troverete interessanti.

Quindi a te la parola Francesco!


Ciao ragazzi sono Francesco Placci.

In questo breve video vorrei prendere in esame la particolarità della situazione attuale.

In particolare, analizzando la struttura della volatilità, per darvi qualche spunto che immagino possa essere utile anche a voi nello sviluppo e nella gestione dei vostri trading system.

Quello che vedete qui sullo schermo è il sito VIXcentral, che consente di monitorare in tempo reale l’andamento dei diversi VIX futures.

La struttura della volatilità durante un crash

Quindi qua vediamo la struttura termine della volatilità calcolata ovviamente sui future, sugli indici di volatilità, e allo stesso tempo vediamo questa riga tratteggiata che è il VIX index.

Quello che notiamo subito è una particolarità che deriva dal fatto che la struttura si trova in forte backwardation, una backwardation molto spinta proprio dovuto al fatto che abbiamo un valore di VIX attualmente pari a 76,32, che ovviamente non corrisponde a quello che è la normalità dei mercati, perché come sappiamo, come immagino sappiate anche voi, generalmente la struttura a termine della volatilità si trova in contango.

Il che significa che i future che hanno scadenze brevi, solitamente quotano più bassi rispetto ai future con scadenze più lunghe.

La backwardation invece che abbiamo in questo momento, è eccessivamente spinta, cliccando sulla riga verde tratteggiata possiamo vedere che, il rapporto tra il VIX a un mese e il VIX a tre mesi, è in questo momento pari addirittura a 1,23, il che è un segnale di pericolo, quindi ci troviamo in una situazione effettivamente molto particolare.

Volatilità: un opportunità col sitema giusto!

Prendo spunto da questa situazione per fare alcune considerazioni relative al fatto se sia, opportuno oppure no, fare trading quando ci si trova in una situazione così anomala.

Parto come considerazione iniziale facendovi vedere un trading system che io utilizzo e lavora sulle 500 azioni più liquide del Nasdaq, dell’indice del paniere Nasdaq.

È un sistema che forniamo anche, a chi è interessato, nel circolo PRO, ma al di là di questo, l’aspetto interessante su cui volevo farvi riflettere è, diciamo, la regolarità del sistema.

Questo è un sistema che, tutto sommato, visto il forte drawdown che c’è stato sui mercati, ha retto direi parecchio bene.

Uno degli aspetti più interessanti di questo sistema è che utilizza un filtro sulla volatilità.

Che cosa fa questo filtro?

Sostanzialmente ci dice quando la volatilità è eccessiva smetto di operare.

Qual è questo filtro?

Non c’è nulla di segreto, è un filtro che lavora su l’indice VIX.

Voi potete vedere che in data 2 ho l’indice VIX e il filtro non fa nient’altro che un ranking del valore attuale del VIX.

Prende gli ultimi 100 giorni di osservazione del VIX, calcola una classifica e verifica l’osservazione attuale dove si trova all’interno di questa classifica.

Se siamo su valori troppo alti, quindi non so, nel decimo percentile più alto, come siamo in questo momento, viene inibita l’operatività.

Quindi è un sistema che, qualora ci si trovi ad un livello di volatilità misurata sull’indice VIX eccessiva, blocca ogni tipo di operatività.

Per farvi capire la valenza di questo filtro, proviamo a bypassarlo e vediamo un attimo quelle che sarebbero state le performance del sistema senza l’utilizzo appunto del filtro di volatilità.

Ecco, questi sarebbero stati i risultati senza il filtro di volatilità.

Voi vedete che tutto sommato l’equity line è sempre abbastanza regolare, ma vedete che si aggiungono questi spike, che sono proprio dovuti al fatto che, nelle giornate estremamente negative in cui la volatilità è tendenzialmente molto alta, il sistema sarebbe entrato con tantissime operazioni.

Quindi quello che volevo, diciamo così, portare alla vostra attenzione è l’opportunità di fare trading in queste giornate.

Partendo da questo tipo di ragionamento, mi sono chiesto due tre settimane fa, se fosse possibile sempre utilizzando questo filtro, andare un costruire un sistema che riuscisse ad ovviare ai classici problemi che possono avere i sistemi mean reverting che lavorano per esempio sul future E-miniS&P500 quando il mercato crolla.

Perché, come sapete bene, il future E-miniS&P500, generalmente lo lavoriamo in mean reverting, però quando ci sono queste brutte fasi di mercato in cui il mercato crolla, ma non rimbalza, ecco che allora i sistemi mean reverting possono subire delle perdite anche molto ingenti e non è assolutamente facile, almeno parlo per me, da un punto di vista psicologico, seguire questo tipo di operatività.

Quindi visto che questo è un filtro valido per limitare l’operatività, mi sono chiesto: “Ma non è che magari, in queste giornate in cui la volatilità è eccessivamente alta, quello che di solito funziona sul E-miniS&P500 smette di funzionare?”

Volatilità: mean reverting o breakout?

Mi riferisco in particolar modo quindi alle logiche mean reverting e mi sono chiesto se era possibile, sulla base di questo indicatore, andare a costruire un sistema che lavorasse in breakout nelle giornate di alta volatilità.

Quindi vi mostro uno studio che ho fatto da poco, quindi purtroppo è un sistema che non ho ancora utilizzato a mercato, vi faccio vedere i risultati del sistema.

Questo è un sistema che lavora in breakout, il future miniS&P500 solamente quando la volatilità è veramente molto alta.

Come misuriamo la volatilità?

Nella stessa identica maniera del filtro precedente, cioè andiamo a vedere le giornate in cui il valore del VIX, rispetto alle ultime 100/150 osservazioni, è molto alto.

Quando ci troviamo in una evenienza simile, andiamo a lavorare il future E-miniS&P500 anziché mean reverting, in breakout.

Quindi vi mostro le due curve, questa è la curva long, questa è la curva short.

Quindi l’idea era quella di creare un sistema di hedging, quindi sono partito dall’operatività short per cercare di capire se esisteva un modo per limitare le perdite quando i mercati ovviamente crollano.

Dopodiché mi sono chiesto: “Ma non è che in queste giornate di alta volatilità funziona anche andare in breakout long?”

La risposta è stata sì, ed è venuto fuori questo sistema veramente molto semplice, il cui il motore principale è appunto questo filtro di volatilità e di cui vi ho parlato che effettivamente mostra una discreta efficacia.

Mai mi sarei aspettato di riuscire a costruire un trading system così, diciamo, promettente, perché si tratta ancora di uno studio, vi anticipo che purtroppo non l’ho mai tradato, lavorando in breakout sul future E-miniS&P500 .

In concluisone

Quindi ragazzi l’idea era quella di darvi uno spunto operativo e, diciamo così, vi ho messo la pulce nell’orecchio.

Potreste verificare se limitare l’operatività dei vostri sistemi mean reverting alle giornate di volatilità non eccessiva, magari utilizzando lo stesso filtro che ho usato io o qualche cosa di simile, apporta anche a voi dei benefici o addirittura provare, come nel caso di questo sistema, a fare l’esatto contrario di quello che fate di solito, quindi costruire un sistema di hedging che lavora in breakout il future E-miniS&P500 in modo da proteggere per esempio i vostri portafogli azionari o comunque creare un hedge per i vostri trading system mean reverting.

Quindi ragazzi, per ora è tutto, spero che abbiate trovato utile questo spunto operativo, un saluto a tutti da Francesco Placci.


Ecco ragazzi, questo è quanto ci ha consigliato il buon Francesco.

Sicuramente utile ed interessante.

Tutto questo lui lo ha analizzato, studiato in base ovviamente alla sua esperienza, ma come vedete la verifica dell’efficacia o meno di una certa decisione viene sempre affidata ai numeri.

Noi cerchiamo di fare tutto algoritmicamente, che ciò sia automatico al 100% o comunque valutazioni basate comunque sull’evidenza numerica poco importa è algoritmico o sistematico, chiamatelo come volete.

Ciao ragazzi, alla prossima, ciao da Andrea Unger.

Diventa un Trader Sistematico >>


articolo originale disponibile qui: https://blog.ungeracademy.it/volatilita-rischio-o-opportunita/